Agenzia sociale per la casa - Sub intervento: Protezione sociale, accompagnamento all'autonomia abitativa

Descrizione dell'intervento

L’intervento si connota come Azione di sistema sperimentale da realizzarsi presso le 8 circoscrizioni comunali ed i Comuni del DSS 42, escluso le isole. Si tratta di definire un percorso innovativo fondato sul potenziamento dei valori dell’accoglienza e della solidarietà già presenti nel tessuto sociale di riferimento con radici culturali significative. È da considerarsi anche come “risorsa” trasversale all’intervento PA3.1.1.a. L’intervento ha quindi come obiettivo prioritario l’attivazione di percorsi di accompagnamento all’autonomia abitativa rivolti a varie tipologie di persone in condizione di fragilità ed quanti abbiano bisogno di alloggio e vivano una situazione di difficoltà abitativa e sociale.
L’idea di fondo mira a trasformare il “problema abitativo” in opportunità per una comunità più coesa e per un nuovo modello di assistenza, mediante una presa in carico globale della persona o famiglia.
I percorsi Housing first (HF) e Housing led (HL) rappresentano un’innovazione nell’ambito delle politiche di contrasto alla grave marginalità poiché introducono potenziali cambiamenti di natura politico-istituzionale, organizzativa, culturale ed economica rispetto ai paradigmi degli interventi posti già in essere in materia di contrasto alla grave marginalità, al disagio abitativo dei singoli o dei nuclei familiari.
Le succitate linee guida sottolineano che affinché si possano avviare percorsi di HL e HF sul proprio territorio, è necessario che si realizzino determinate condizioni preliminari che investano in un percorso di cambiamento gli enti pubblici locali, le organizzazioni del privato sociale ed i cittadini, quali:
- considerare l’Housing (la dimora) come diritto umano di base e come strumento di cura della persona;
- poter gestire l’impegno a lavorare con le persone per tutto il tempo necessario all’acquisizione dell’autonomia sostenibile;
- dotarsi di appartamenti liberi e dislocati in varie parti della città (possibilmente vicino a spazi collettivi e luoghi di vita cittadina);
- separare l’eventuale trattamento (ad esempio psicologico, psichiatrico o di disintossicazione da alcol e droghe) dall’Housing (inteso come diritto alla casa);
- avvalersi di un gruppo di professionisti con profilo differente che, a seconda del target individuato e del tipo di approccio di intervento utilizzato (intensivo o di supporto) sia capace di predisporre un intervento di tipo integrato e transdisciplinare duraturo nel tempo;
- rispettare l’auto-determinazione del soggetto;
- Sostenere la persona nel recuperare le relazioni sociali con la comunità di riferimento, riassumere un ruolo sociale, ricostruire un senso di appartenenza.

Punto di forza dell’intervento è la costruzione di relazioni interpersonali forti, responsabili, solidali che concorrano, attraverso la condivisione consapevole di uno stesso spazio abitativo, al rafforzamento di innovativi sistemi di protezione sociale.
La metodologia dell’intervento prevede che dopo un primo contatto con i servizi preposti, o con appositi sportelli istituiti con l’avvio della progettualità (10 Punti snodo di cui all’azione PA3.1.1.a), viene stilato un profilo dell’utente o famiglia in condizione di disagio abitativo.

Dal punto di vista metodologico particolare attenzione quindi sarà dedicata al target di riferimento attraverso:
Accoglienza ed Orientamento: orientamento di base, decodifica della domanda, analisi delle competenze in relazione alla situazione di disagio manifestata dall’utente; empowerment e supporto individuale, orientamento specialistico e individualizzato;
Formazione:avviamento ad attività di formazione e informazione sugli aspetti dell’intervento di accompagnamento all’autonomia abitativa.
In considerazione del carattere di innovatività del percorso che si intende intraprendere, delle sue ricadute sulla collettività in termini di cambio di prospettiva rispetto alla tradizionale percezione dei servizi a sostegno dell’abitare, e dell’altrettanto necessario cambio di prospettiva degli operatori sociali che operano nei sistemi di aiuto, appare di fondamentale importanza avviare, propedeuticamente alla fase di start up dell’intervento, delle campagne informative e di sensibilizzazione e percorsi formativi che coinvolgano sia i cittadini che gli operatori dei servizi Istituzionali e del Terzo Settore. In tale ambito si intendono anche attivare percorsi di conoscenza e acquisizione delle buone pratiche già presenti e sperimentate con risultati positivi sul territorio nazionale.
In considerazione delle esigue risorse immobiliari destinate ad edilizia popolare nella disponibilità del Comune di Palermo, e della già sperimentata difficoltà delle persone in condizione di esclusione sociale di reperire autonomamente abitazioni sul mercato, in quanto trattasi di persone non in grado di fornire ai proprietari degli appartamenti adeguate garanzie contrattuali, sarà utilizzato un progetto personalizzato che sarà valutato dall’Equipe che si occupa della presa in carico dell’utente in relazione al numero di componenti del nucleo e/o ai soggetti interessati, ed alla complessità e gravità della situazione sociale per la quale si interviene. In considerazione però della complessità degli interventi sociali da attivare e della gravità della situazione socio-ambientale, nell’ipotesi che l’attivazione della rete integrata degli interventi stessi necessiti di un prolungamento del percorso (volto a garantire l’efficacia e la completa definizione del progetto personalizzato) su motivata richiesta del Servizio Sociale territoriale e permanendo i requisiti che hanno portato all’avvio del percorso di “ presa in carico “ , sarà possibile attivare una seconda fase progettuale, di sostegno e/o sviluppo del percorso di autonomia.
Si tratta di potenziare l’attività dell’Amministrazione Comunale, che esercita la governance degli interventi, sia attraverso la presa in carico del Servizio Sociale che attraverso i propri uffici Amministrativi, e seleziona, secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia di appalti pubblici, gli Enti del Terzo Settore che realizzeranno interventi complessi e maggiormente idonei in favore di persone in condizioni di fragilità estrema, marginalità ed esclusione sociale.

Gli investimenti e le spese correlati riguarderanno i seguenti ambiti intervento:
- Accoglienza abitativa (anche mediante il reperimento sul mercato di immobili privati per il periodo di presa in carico);
- Formazione al lavoro;
- Integrazione sociale e istruzione;
- Orientamento e accompagnamento alla fruizione dei servizi del territorio;
- Orientamento della capacità educativa e di problem solving attraverso interventi di sostegno domiciliare.

L’intervento prevede anche l’avvio e la sperimentazione di un servizio innovativo che favorisca esperienze di coabitazione, mutuato da buone pratiche già avviate sul territorio Nazionale.
La coabitazione è un progetto che nasce dall’idea di trasformare il “problema abitativo” in nuove opportunità per la costruzione di una comunità più coesa e solidale. Un bene prezioso come la casa può in effetti divenire un problema per chi non è in grado di acquistarne o affittarne una, ma anche per quanti, proprietari o affittuari di un alloggio, necessitano di una qualche forma di aiuto nella gestione della vita quotidiana. Ci si intende avvalere di metodi ed approcci innovativi al problema casa, con l’intento di ottimizzare il patrimonio abitativo esistente attraverso un intervento sociale in grado di dare risposte concrete, anche se temporanee, al bisogno di un alloggio dignitoso; al contempo si mira a sviluppare, mediante la promozione di coabitazioni strutturate sul principio del mutuo aiuto, sistemi del tutto nuovi di welfare di comunità fondati sui valori della reciprocità e della cittadinanza attiva.
Obiettivo è quello di integrare i tradizionali servizi pubblici e di promuovere forme di cittadinanza attiva che rendano i soggetti tradizionalmente considerati deboli protagonisti di un Welfare generativo scaturito dall’impegno delle comunità.
Il target di questo intervento è:
Proprietari e affittuari:
– anziani soli, proprietari o affittuari di alloggi non facilmente gestibili con l’avanzare degli anni, troppo grandi per le loro esigenze di vita;
– famiglie che non riescono a conciliare la cura dei figli e la gestione degli affetti con i tempi del lavoro;
- altre fattispecie analoghe alle suddette in cui emerge una fattispecie di difficoltà di gestione dell’immobile e della vita quotidiana all’interno di esso.
Potenziali ospiti:
– famiglie e singoli a temporaneo rischio di povertà o marginalità;
– giovani, studenti, lavoratori alla ricerca di soluzioni abitative economicamente sostenibili per un progetto di vita autonomo e dignitoso;
– a donne vittime di episodi di violenza domestica che spesso non denunciano tali molestie, perché frenate dall’incertezza del futuro abitativo;
- varie tipologie di persone in condizione di fragilità (quali ad esempio gli anziani), residenti in case con più di una camera da letto, e quanti abbiano bisogno di alloggio e vivano una situazione di momentanea difficoltà. L’intervento valorizza un rapporto di convivenza basato su un patto abitativo che prevede un reciproco scambio di servizi, in sostituzione del tradizionale contratto d’affitto.
L’idea di fondo mira a trasformare il “problema abitativo” in opportunità per una comunità più coesa e per un nuovo modello di assistenza, mediante coabitazioni fondate sui principi del mutuo aiuto e della reciproca solidarietà.
E questo attraverso una formula semplice ma efficacie:
-Far incontrare i bisogni delle tante persone che vivono in case sovradimensionate per le loro necessità di vita e possibilità gestionali – anziani e non solo! -, con le esigenze di quanti, a causa della crisi, sono a rischio di povertà intermittenti, marginalità sociale, e non sono in grado di accedere al diritto alla casa.
-Sostituire i tradizionali accordi di natura economica, con forme di coabitazioni fondate sui valori e sulla pratica della Solidarietà e della mutualità.
Proprio grazie a questa formula ed alla capacità di articolare il proprio intervento a favore di una pluralità di soggetti – dall’anziano che necessita di un sostegno leggero per mantenere il più a lungo possibile la propria autosufficienza, alla donna vittima di violenza domestica alla ricerca di luoghi ed opportunità per un nuovo progetto di vita, sino agli inoccupati e cassintegrati – l’intervento si prefigge di realizzare una piccola rivoluzione culturale che possa portare i soggetti fragili a divenire attori di un riscatto personale e a ricoprire una nuova centralità sociale.
Principio base del progetto è la costruzione di relazioni interpersonali forti, responsabili, solidali che concorrano, attraverso la condivisione consapevole di uno stesso spazio abitativo, al rafforzamento di innovativi sistemi di protezione sociale.
Per raggiungere tali risultati il Comune di Palermo, attraverso la presente progettualità, intende dotarsi di procedure e strumenti semplici, chiari, ad hoc.
Punto di forza dell’intervento è la costruzione di relazioni interpersonali forti, responsabili, solidali che concorrano, attraverso la condivisione consapevole di uno stesso spazio abitativo, al rafforzamento di innovativi sistemi di protezione sociale.
La metodologia dell’intervento prevede che dopo un primo contatto con i servizi preposti, o con appositi sportelli istituiti con l’avvio della progettualità, viene stilato un identikit di ospitante e ospitato utile per valutare eventuali affinità tra i candidati, a cui seguono incontri di conoscenza, sino all’ufficializzazione della coabitazione che avviene mediante l’elaborazione di un patto di reciproca solidarietà tra le parti, che vincola i coabitanti al vicendevole rispetto delle esigenze di vita e a un mutuo scambio di servizi ed aiuto, e la sottoscrizione di un apposito comodato. Il buon andamento del rapporto è costantemente monitorato.
L'attività di matching avviene mediante una valutazione sull'idoneità e compatibilità dei soggetti articolata in 3 fasi:
1.Analisi del profilo personale per una prima verifica dell'esistenza di caratteristiche di adeguatezza al progetto;
2.Incontro individuale tra operatori e richiedente o offerente per un'ulteriore analisi delle caratteristiche e capacità individuali;
3.Percorso di conoscenza tra le parti, facilitato dagli operatori del progetto;

Attivare forme di condivisione abitativa comporta un lavoro di selezione preventivo, basato su criteri oggettivi e personali di inammissibilità, tra i quali:
-Condizione psicofisica dell'anziano (sono esclusi i soggetti non autosufficienti);
-Composizione nucleo familiare (sono di difficile collocazione famiglie con più di 3 componenti);
-Presenza di dipendenze in corso (ludopatia, alcool, sostanze psicotrope ecc.);
-Alloggi non adeguati per condizioni strutturali e/o igienico sanitarie;
-Limitata capacità relazionale.

Gli interventi sopra descritti potranno prevedere quindi utilizzo di risorse finalizzate a:
-Funzioni di coordinamento e gestione del servizio: costi del personale/acquisizione di consulenze competenze esterne;
-Organizzazione del servizio: formazione del personale, costi del personale/ acquisizione di servizio consulenze e competenze esterne;
-Promozione del servizio e comunicazione: materiale informativo sul servizio, campagne di comunicazione, acquisizione di consulenze specifiche;
-Acquisto di mobili e arredi funzionali alla realizzazione del Servizio, acquisto di strumentazione tecnica ed informatica;
-Acquisizione delle prestazioni di figure professionali da utilizzare per la decodifica della domanda dell’utente, analisi dei bisogni, accoglienza della richiesta e incrocio della domanda e offerta di servizi;
-Funzioni di coordinamento e gestione del servizio: acquisizione di consulenze e competenze esterne;
-Valutazione multi-dimensione e progettazione del percorso di accompagnamento da definire sulla base delle esigenze specifiche dell’utente/famiglia e dell’organizzazione dei servizi;
-Supporto psicologico, assistenza educativa, mediazione familiare, assistenza sanitaria, supporto legale, mediatore culturale, supporto alla istruzione etc. sulla base delle esigenze dell’utente finale e della valutazione multidimensionale realizzata in ragione della fattispecie della coabitazione;
-Servizi di assistenza domiciliare (da definire sulla base delle esigenze specifiche dell’utente e della valutazione multidimensionale);
-Servizi di orientamento e avvio al lavoro (da definire sulla base delle esigenze specifiche dell’utente ed in coerenza con politiche della formazione regionali);
-Servizi di orientamento e supporto all’avvio di attività imprenditoriali (da definire sulla base delle caratteristiche specifiche dell’utente ed in coerenza con politiche della formazione regionali);
-Voucher formativi (da definire sulla base delle esigenze specifiche dell’utente ed in coerenza con le politiche della formazione Regionali);
-Tirocini formativi/Borsa lavoro (da definire sulla base delle esigenze specifiche dell’utente ed in coerenza con politiche della formazione regionali);
-Codifica e trasmissione di buone prassi anche attraverso la progettazione e la costruzione di dispositivi organizzativi finalizzati alla realizzazione di percorsi integrati;
-Attività di monitoraggio e valutazione: azione finalizzata all’acquisizione della consulenza per l’elaborazione di un sistema di monitoraggio e valutazione nelle varie fasi di implementazione del progetto;
-Diffusione dei risultati mediante pubblicazioni, organizzazione convegni.
Procedimenti Amministrativi
I suddetti interventi verranno realizzati dall’Amministrazione Comunale di Palermo che ne guiderà la governance ed utilizzerà procedure ad evidenza pubblica, nel rispetto della normativa vigente in materia di appalti Pubblici, per l’affidamento di servizi, l’acquisto di beni e la selezione di Enti che metteranno a disposizione esperti, la gestione di servizi e personale esterno da impiegare nei percorsi di presa in carico, per la valutazione multi dimensionale e progettazione del percorso di accompagnamento (quali ad esempio Assistenti Sociali – Orientatori al lavoro - Tutor – Educatori - Mediatori culturali – Avvocati).
Nello specifico, come verrà dettagliato maggiormente nelle schede relative ai sub interventi dell’Asse, la presa in carico sarà attivata su segnalazione del Servizio Sociale Comunale (che co-gestirà gli interventi con tutti gli attori a vario titolo coinvolti, secondo una metodologia già in parte sperimentata per l’accompagnamento all’autonomia abitativa di singoli e famiglie in situazioni di grave svantaggio sociale.

Il risultato atteso è la stabilizzazione di una situazione abitativa e sociale adatta alle esigenze dei nuclei familiari e degli individui coinvolti, come conseguenza del superamento delle situazioni di criticità.


Città

Palermo

Codice Progetto

PA3.1.1.c

Ambito

Azione

Azione 3.1.1

Soggetto attuatore

Comune di Palermo

Codice Unico Progetto - CUP

D79D20000030006

R.U.P.

Marina Pennisi

Data inizio

01-01-2017

Data fine

01-12-2021

Avanzamento finanziario

Importo Programmato

€ 3.702.117,57

Importo Ammesso A Finanziamento

€ 3.702.117,57

Importo Giuridicamente Vincolante

€ 3.702.117,57

Importo Erogato

€ 3.668.244,06

Photogallery

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Documentazione

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